A che punto è la NATO?

Macroeconomia e Politica / The Economist / 18 Marzo 2019


La NATO fu istituita nel 1949 tra gli alleati occidentali per contrastare la minaccia sovietica nel pieno della Guerra Fredda. Oggi la NATO è a rischio, in particolare a causa del presidente Donald Trump che ritiene che gli altri paesi partecipanti non prendano parte al suo sostegno economico.

Europa e USA non sono più affiatati come prima, in particolare perché oggi è molto meno il numero di immigrati europei che si sposta negli Stati Uniti quindi l’Europa ha un dipendenza molto minore dagli USA. Un altro elemento di novità è lo scontro tra USA e Cina di carattere commerciale; gli Stati Uniti stanno concentrando tutti i loro sforzi sull’area pacifica del globo.

La NATO ha avuto un grande successo rispetto alle altre alleanze difensive collettive: in passato il massimo periodo di collaborazione è stato di 15 anni mentre la NATO ha 70 anni di vita. Nonostante gli eventi recenti, Stati Uniti e Europa sono strettamente legati sia politicamente che economicamente. Nel 2014 i paesi della NATO hanno promesso una spesa del 2% del PIL sulla difesa; l’UE per prima deve far fronte ai gap nel suo sistema di difesa.

La NATO deve inoltre creare una nuova partnership tra Europa e Stati Uniti per controbilanciare l’ascesa della Cina. Il pericolo per la NATO è che gli Stati Uniti si separino dall’accordo: ciò sarebbe molto preoccupante in primo luogo per gli alleati europei, oltre che per gli stessi americani. I suoi membri nordamericani ed europei devono continuare a cambiare l'alleanza se vuole rimanere rilevante nel XXI secolo.