AfD: la nuova forza politica in Germania

Macroeconomia e Politica / Financial Times / 25 Settembre 2017


AfG (Alternativa per la Germania) è stato il grande vincitore delle elezioni del Bundestag, diventando il terzo più grande partito in parlamento. Ma chi sono i suoi membri? Quali sono i loro obiettivi?

Ottenendo il 13% dei voti nell’elezione di domenica, AfG è ufficialmente entrato nel Bundestag per la prima volta, ottenendo più di 80 seggi.

Il gruppo fu fondato nel 2013 dal professore di economia Bernd Lucke come reazione di protesta al salvataggio della Grecia nell’eurozona. Il partito inizialmente definito come euroscettico e economicamente liberale, nel 2015 ha virato verso la destra sotto la guida Frauke Petry.

Con l’acuirsi della crisi dell’eurozona, il partito ha acquisito sempre più consensi nei sondaggi e la decisione di Angela Merkel di far entrate più di un milione di profughi in Germania ha alzato ulteriormente la popolarità del partito. Il partito sostiene infatti il bisogno di chiudere le frontiere tedesche e limitare i diritti di asilo e polemizza accusando il cancelliere di aver infranto la legge oltre che aver messo in pericolo la sicurezza del paese.

All’interno del AfG non mancano gli scontri e gli scandali politici: Björn Höcke, leader del partito a Thuringia, ha scatenato una tempesta dichiarando che la Germania deve smetterla di fare ammenda per il suo passato nazista e indicando il monumento agli ebrei di Berlino come “monumento della vergogna”.

Il partito ha trovato presto due forti leader in Alexander Gauland e Alice Weidel, i due candidati principali alle elezioni. Weidel è vista come la faccia moderna e liberale del partito mentre Gauland, in precedenza cristiano democratico, proviene ora dall’ala nazionalista del partito. Al partito non manca una dura linea nazionalista come dimostra il caso di Höcke.

In un recente sondaggio l’86% dei votanti è risultato dell’idea che il partito non si allontana abbastanza dalle posizioni dell’ala estremista di destra. La critica sostiene che probabilmente cadrà vittima delle sue contraddizioni interne che potrebbero condurre il partito a spaccarsi in due in futuro.