BCE: Draghi nella Press Conference del 7 settembre 2017

Banche Centrali e Valute / European Central Bank / 07 Settembre 2017


Anche se ora il governatore della BCE Mario Draghi opta per una semplice informazione generica sulla opportunità di ridurre il Quantitative Easing, decisione che sarà presentata nella sua prossima riunione a fine ottobre, non sembrano invece cambiate le necessità di stimolo monetario per sostenere l’economia dell’Eurozona.

Il tema dell’apprezzamento dell’Euro, che ieri ha chiuso sopra quota 1,20 dollari, rientra tra le maggiori preoccupazioni quale fattore determinante nelle decisioni di Draghi nella programmazione prossima.
L’impatto di un Euro più forte vede le previsioni macroeconomiche della Bce con una riduzione dello 0,1% dell’inflazione nei prossimi due anni, ma anche un aggiustamento al rialzo delle stime di crescita per l’anno dall’1,9% al 2,2%.

Il rialzo dell’Euro sembrerebbe attribuibile soprattutto alle nuove previsioni di crescita e al migliore andamento dell’economia di questi mesi. Ci sono anche temi dominanti sulla debolezza del dollaro, a causa delle incertezze politiche sulle iniziative in Usa di Trump. Alcuni economisti concordano sulla necessità di una modifica del QE a causa della scarsità di titoli da acquistare sul mercato sebbene Draghi abbia escluso questa ipotesi.

Scetticismo del presidente della Bce sulle criptovalute, recentemente all’attenzione delle banche centrali, respingendo l’ipotesi di creazione di una moneta digitale da parte dell’Estonia: “Nessun Paese può introdurre una propria moneta; la valuta dell’Eurozona è solo l’Euro».