Brexit: quali sono i voti indicativi?
La separazione, se avverrà, del Regno Unito e la UE passerà alla storia come la negoziazione più assurda nella politica estera di un paese sviluppato. E ormai i tempi stringono. Gli organi dell'Unione Europea hanno comunicato che la stragrande dei regolamenti che verrebbero apllicati in caso di un 'no deal' ovvero senza accordi è già stato messo in atto e partirà dal 12 aprile prossimo.
I parlamentari britannici hanno votato per prendere il controllo della Brexit e il calendario parlamentare per cercare di ottenere un accordo attraverso la Camera dei Comuni. Ci sono diverse opzioni sul tavolo dei parlamentari e l’obiettivo principale è capire quale riceverà maggior supporto nel Parlamento.
Nel 2003 il Parlamento britannico ha votato su una serie di opzioni in merito ad alcune riforme e nessuna di esse ha ottenuto la maggioranza. Sembra che in questo caso il Parlamento avrà sette opzioni il cui ordine sarà fondamentale; man mano che le opzioni verranno rigettate, un numero maggiore di parlamentari sarà più favorevole a supportare un’alternativa.
Tra le opzioni presentate, alcune sono già state votate in Parlamento, ma non si capisce bene se abbiano avuto o meno la maggioranza. Inoltre, il problema principale è se l’Unione Europea sarà d’accordo su ciò che verrà deciso dai parlamentari; la negoziazione chiave sarà a Bruxelles. L'accordo di ritiro del primo ministro Theresa May è stato sconfitto più volte, con il Parlamento fermo su quale direzione prendere il via.