Come risolvere la crisi dei rifugiati
La crisi dei rifugiati è una delle sfide più urgenti per il mondo di oggi: circa 1 persona su 100 sul pianeta è un rifugiato. David Miliband, un ex segretario agli esteri britannico, espone quali sono le sue risoluzioni al problema.
In molti paesi europei hanno preso il potere partiti dell’ala di destra con una linea politica contro l’immigrazione.
L’America, una volta leader per i rifugiati, ha cambiato totalmente prospettiva sotto il governo del presidente Trump.
David Miliband è a capo di una charity umanitaria globale, ma è anche figlio di rifugiati che durante il periodo nazista, sono scappati e si sono stabiliti in Gran Bretagna.
Ad oggi circa 65 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case e più di 20 milioni hanno lasciato il loro paese.
I rifugiati devono avere la possibilità di lavorare e contribuire per il paese che li ospita. Lo status di rifugiato è solitamente temporaneo, ma più della metà dei rifugiati nel mondo hanno mantenuto questo status per più di 10 anni e per tutto questo tempo non hanno avuto la possibilità di lavorare.
La maggior parte dei rifugiati nel mondo sono ospitati da paesi poveri e a medio reddito come la Turchia o il Pakistan. La cosa fondamentale è che i paesi occidentali sostengano i paesi che si fanno carico della maggior parte dei rifugiati con aiuti di ogni genere.
La crisi dei rifugiati non è impossibile da risolvere, ma può essere risolta solamente grazie ad una soluzione globale che veda i paesi collaborare tra loro.