Cosa aspettarsi dal prossimo incontro di Trump e Kim ad Hanoi

Macroeconomia e Politica / Financial Times / 25 Febbraio 2019


Edward White di Financial Times analizza le possibili decisioni e conseguenze del secondo incontro dei due leader. Poco più di un anno la Corea del Nord effettuata frequenti testi nucleari mentre l’America minacciava di prendere seri provvedimenti. Il mondo era preoccupato del fatto che potesse scoppiare una crisi nucleare da un momento all’altro.

Dal nulla però, i due leader sembrano aver stretto una forte amicizia tanto che si incontreranno nel breve ad Hanoi, in Vietnam. I capi dell’intelligence americana hanno più volte fatto presente al presidente Trump che non ritengono possibile un abbandono degli obiettivi nucleari da parte del leader nordcoreano.

Tuttavia, alcuni critici ritengono che l’incontro in programma possa sollevare alcune sanzioni statunitensi su Pyongyang in cambio della dismissione di alcuni centri fondamentali per il lancio di missili nucleari. Alcuni si aspettano la firma da parte delle due parti di un trattato che ponga fine una volta per tutte alla guerra tra USA e Vietnam. L’accordo sulla riduzione delle sanzioni prospettato non sembra essere coerente con la ferma risolutezza americana che fino a questo punto non ha considerato la soppressione delle sanzioni se non solo dopo la dismissione dei missili nucleari.

L’accordo sarebbe una vittoria anche per la Russia e per la Cina che hanno più volte sottolineato la necessità di premiare la Corea del Nord durante la denuclearizzazione. La domanda chiave tuttavia rimane: Kim Jong Un avrà davvero intenzione di porre una fine allo sviluppo nucleare?