Dalla Casa Bianca: “Nessun taglio delle tasse per i ricchi”

Macroeconomia e Politica / CNBC / 27 Settembre 2017


Ylan Mui e Eamon Javers della CNBC riportano le notizie in evidenza del piano di taglio delle tasse discusso in questi giorni a Washington. Secondo quanto stabilito nel progetto le tasse convenzionate scenderanno del 20% mentre quelle di passaggio saranno al 25%. Il piano permette quantomeno 5 anni di pieno ed immediato indebitamento. Un compromesso possibile sta nel fatto che l’abilità di trarne interesse sarà parziale e in modo limitato, anche se per il momento i dettagli non sono ancora chiari. In ogni caso questo piano preserva due elementi importanti per il commercio: il credito fiscale R&D ("research and development") ed il credito a basso reddito.

Attraverso questa struttura gli Stati Uniti si stanno muovendo verso un sistema di tassazione territoriale in cui ci sono due tassi diversi per il denaro che viene restituito; il piano non specifica come saranno questi tassi, ma quello per i beni non liquidi sarà più basso di quello per il denaro.

Dal punto di vista individuale il tasso semplificato sarà 20%, 25% e 35%. I legislatori hanno via libera per poter mettere un quarto tasso in cima.

L’imposta minima alternativa, le tasse immobiliari e la tassa di trasferimento scompariranno con l'introduzione di questo piano. L'unica personale detrazione che il piano promette di mantenere sono gli interessi ipotecari e le donazioni. Stiamo già iniziando a vedere alcune risposte al modello da gruppi finanziari ed economici. La camera del commercio americana ha detto che è soddisfatta di vedere del consenso per la riforma delle tasse.

Eamon Javers dalla Casa Bianca riporta che l'intensità con cui si pianifica la riforma è molto alta. Il presidente Trump si prepara a recarsi in Indiana dove svelerà altri dettagli riguardo al progetto. Durante la discussione due funzionari si sono assentati per parlare direttamente con il presidente quindi da ciò deduciamo che anche dietro le quinte le cose stanno evolvendo. 

Uno dei funzionari senior ha dichiarato che non bisogna mostrarsi sorpresi se non ci saranno tagli alle tasse per i più ricchi, ma al contrario ci sarà un aumento delle stesse. Inoltre c’è la possibilità che alle 3 fasce individuate inizialmente per la tassazione se ne aggiunga una quarta che includerebbe una porzione molto piccola della popolazione, circa 1%. Per il presidente, aggiunge il funzionario, l'imposta sulle società al 20% è una linea rossa di demarcazione. Secondo alcune dichiarazioni, sempre in merito a tale imposta, sembra che il presidente sia abbastanza deluso e abbia cercato di abbassarla al 15% anche se per ora è fissa al 20.

La domanda che preme più delle altre oggi alla Casa Bianca è: quale aumento di deficit sono disposti a tollerare su Capitol Hill? Per ora la questione rimane irrisolta.