Deliveroo è stato lanciato a Londra nel 2013 e ora opera in 54 città in 13 diversi paesi. Il prezzo delle azioni dell'app di cibo da asporto è sceso di circa il 30% rispetto alla prima quotazione della scorsa settimana a causa delle preoccupazioni degli investitori, ulteriormente evidenziate da un'azione di protesta e sciopero mercoledì da parte dei riders della compagnia a Londra.

I riders che hanno protestato nella capitale britannica si sono fatti sentire in seguito al riconoscimento di Uber dei propri drivers come lavoratori dipendenti. Il riconoscimento ha dato una svolta all’ambito della gig economy in cui lo stesso Deliveroo opera e i cui riders chiedono la stessa parità di trattamento dei lavoratori dipendenti.

“Questi lavoratori chiedono condizioni migliori, una paga migliore e il riconoscimento dei propri diritti; hanno messo a repentaglio la propria vita durante il lockdown. Quando le compagnie hanno visto crescere i propri profitti, le loro condizioni sono addirittura peggiorate” ha dichiarato Alex Marshall, Presidente dell’Unione IWGB.