I funzionari brasiliani sono sicuri che il peggio è passato

Macroeconomia e Politica / Financial Times / 24 Settembre 2017


L'economia brasiliana si sta lasciando lentamente alle spalle la peggiore recessione mai registrata. Segnali economici positivi e la speranza di riforme e investimenti in infrastrutture ed energie stanno mantenendo vivo un rialzo del mercato. Questo fornisce qualche sollievo al presidente Temer che continua ad essere colpito da accuse di corruzione.

Il team del Financial Times in Brasile ha recentemente intervistato alcuni dei principali responsabili politici economici e dirigenti dell'economia più grande dell'America Latina.
Dopo due anni dalla peggior recessione mai avvenuta nella storia del Brasile, oggi l’economia sembra essere sulla buona strada. Il presidente Temer si sta muovendo nella direzione di una maggior privatizzazione, riforme economiche e investimenti in infrastrutture per dare maggior forza alla ripresa economica. Tutto questo avviene in uno scenario politico difficile a causa del recente scandalo sulla corruzione riguardante lo stesso presidente.

Henrique Meirelles, ministro delle finanze in Brasile, ha espresso la sua fiducia nel fatto che, nonostante le sfide politiche, il paese si sta allontanando lentamente dalla recessione. L’economia brasiliana mostra chiari segni di ripresa: sono già stati creati nuovi posti di lavoro nei primi 8 mesi dell’anno, il GDP ha una crescita positiva e alla fine dell’anno si arriverà ad una crescita del 3% rispetto all’inizio dell’anno.


La compagnia petrolifera Petrobras è stata coinvolta in uno scandalo
sulla corruzione sotto il governo precendente. Il suo amministratore capo, Petro Parente, ha dichiarato che Petrobras ha già preso una direzione differente rispetto all’anno scorso e che continuerà a sforzarsi per recuperarla. La compagnia è completamente diversa in termini di amministrazione, moralità e disciplina e sono stati introdotti nuovi provvedimenti.


Paul Rabello, presidente di BNDES,
dichiara che dopo l’abbassamento dell’inflazione aveva sperato che il mercato a lungo termine avesse tassi di finanziamento più bassi, ma così non è stato. Non c'è ancora una ripresa vigorosa anche perché il credito non fa ancora da trazione. Inoltre è diffusa un’insicurezza politica che mette le persone nella posizione di aspettare e vedere cosa accadrà. Nonostante la ripresa economica, la corruzione e il populismo ancora restano e certamente influenzeranno le elezioni presidenziali dell’anno prossimo.