I rifiuti spaziali potrebbero diventare un pericolo?

Da Baby Boomer a Millennial / Wall Street Journal / 12 Settembre 2017


Una nube sempre crescente di satelliti, parti disgregate di razzi e navi spaziali disattivate stanno circondando la terra, aumentando il rischio di costose collisioni orbitali. La US Air Force traccia 23 mila di questi oggetti e gli esperti dicono che potrebbero esserci ancora milioni di questi rifiuti, troppo piccoli per essere localizzati.

Tutto iniziò nel 1957 con il lancio di Sputnik, il primo satellite artificiale della Terra. Da quel momento da ogni parte del pianeta vennero lanciati astronavi e satelliti di ogni nazionalità. Nei 60 anni successivi sono stati lanciati più di 520 satelliti e più della metà disattivati, ma ancora tutti rimangono nello spazio. Grazie alle nuove tecnologie di miniaturizzazione e a causa del costo dei lanci, centinaia di piccolissimi satelliti sono stati inviati nello spazio nei mesi passati.

Inoltre sono stati progettati altri 8000 lanci di satelliti nei prossimi 5 anni. Solo nello scorso anno i rottami orbitanti attorno alla Terra hanno danneggiato 6 satelliti, con un costo di 100 milioni di dollari. Lo scenario più catastrofico sarebbe la collisione di tutti questi satelliti con i rifiuti esistenti che a loro volta creerebbe altrettanti rottami fluttuanti nello spazio, in una situazione senza fine. Ad oggi molte compagnie spaziali stanno lavorando per tracciare in modo più specifico i detriti e pulire la spazzatura spaziale attorno alla Terra.