Il commercio delle materie prime

Macroeconomia e Politica / OECD / 08 Febbraio 2017


Le materie prime sono essenziali per la vita di tutti i giorni: lo sapevate che il telefono cellulare è realizzato con più di 50 diversi minerali e metalli? Il commercio di materie prime è importante per la crescita economica e politiche di esportazione restrittive, possono avere un impatto negativo per lo sviluppo nelle economie ricche di minerali.

L'idea alla base delle restrizioni all'esportazione è quella di potenziare le industrie nazionali attraverso lo sviluppo di capacità di elaborazione, per aumentare le entrate e creare posti di lavoro, ma non funziona. Uno studio dell'OCSE ha dimostrato che quattro paesi Africani che impongono tali restrizioni non hanno tratto nessun beneficio, al contrario l'effetto delle miniere in alcuni paesi è stato negativo e una volta che le restrizioni sono in atto sono raramente rimosse.

La crescita economica da risorse minerarie è inferiore a quella dovuta ad altri fattori e può essere molto volatile. La maggior parte dei paesi che si basano molto sulla ricchezza mineraria hanno spesso istituzioni più deboli, spendono meno per l'istruzione e sono più corrotte, ma in altri paesi, questa ricchezza contribuisce ad una sostenibile crescita del paese a livello economico. Come il Botswana che da nazione sotto sviluppata ha raggiunto un reddito interno medio alto, anche l'Australia ha respinto le restrizioni all'esportazione e il Cile ha beneficiato delle sue risorse naturali, sostenendo una rete di fornitori al settore minerario.

L'evidenza
mostra che le risorse minerali offrono poco o addirittura danneggiano i paesi
che limitano il commercio
nella speranza di ottenere più ampio sviluppo economico
interno, mentre ne beneficiano fortemente quelli che offrono un ambiente
normativo stabile ed equilibrato.