Il crescente business dei rifugi nucleari in Giappone

Da Baby Boomer a Millennial / Wall Street Journal / 31 Ottobre 2017


Più giapponesi stanno acquistando rifugi antinucleari dopo le minacce nordcoreane. Nobuko Oribe, che ha venduto i rifugi negli ultimi 50 anni, mostra come i giapponesi dovrebbero prepararsi per un attacco nucleare.
Nobuko Oribe vende rifugi nucleari per privati e compagnie.

È in questo business da più di 50 anni e dopo le minacce ricevute da parte della Corea del Nord il suo successo è schizzato ha preso il volo. Solo nell’ultimo anno il business dei rifugi nucleari si è moltiplicato di 38 volte.
Gli ordini vengono fatti velocemente, ma i carichi dalla Svizzera ci mettono comunque un po’ di tempo per arrivare in Giappone.


In caso di attacco se la parte esterna della porta del rifugio viene riscaldata per tre ore ad una temperatura superiore a 1200 gradi celsius, la temperatura all’interno si alzerà solo di tre gradi. Ogni rifugio costa più di 22.000 dollari e vengono impiegati 4 mesi e mezzo per completarlo.


Nel 1945 vennero sganciate bombe nucleari su Hiroshima e Nagasaki che uccisero centinaia di migliaia di persone. Il Giappone è l’unico paese che ha subito attacchi nucleari e, dopo gli eventi, ancora non si è preparati per attacchi futuri.

Nessuno prima di quel momento parlava dei rifugi nucleari e la parola “radiazione” era un taboo.
Sempre più giapponesi stanno prendendo precauzioni in caso di attacco nucleare da parte della Corea del Nord.