L'economia vacillante dell'India

Macroeconomia e Politica / Financial Times / 18 Settembre 2017


Nel 2019 ci saranno le nuove elezioni in India e le indicazioni ancora zoppicanti dell'economia indiana sembrano mettere in discussione la possibile rielezione del primo ministro Narendra Modi. Negli ultimi trimestri il PIL è continuato a scendere arrivando a +5,7% (luglio) rispetto a livelli del 2015 e 2016 sopra l'8%. Se quindi due anni fa l'India veniva indicata come il paese emergente esemplare capace di battere la crescita della Cina ora la situazione sembra cambiata.

La fiducia delle riforme strutturali si sta contraendo mentre scendono gli investimenti privati segno di un cambio di trend. La spinta di Modi per la creazione di competitività a livello internazionale con una maggiore solidità del "Made in India" non è stata sostenuta adeguatamente ed ora le esportazioni pagano anche una rivalutazione della rupia indiana rispetto al dollaro: 6% solo quest'anno.

All'interno la riforma per la diminuzione della circolazione di denaro contate a favore dei pagamenti digitali è stata un altro importante shock per il paese. Gli economisti sono ora curiosi di capire se il governo saprà rimediare e quindi uscire da questa situazione che Modi ritiene temporanea.