Mentre erano in corso i negoziati tra l'Iran e le maggiori potenze sull'impegno per l'accordo nucleare del 2015, un impianto nucleare iraniano è stato attaccato con un atto di "terrorismo nucleare". Secondo i media statali iraniani, l'Organizzazione per l'energia atomica del paese ha condannato fermamente l'incidente di domenica all'impianto atomico di Natanz, definendolo “un attacco terroristico contro la tecnologia nucleare di Teheran”.

L'Organizzazione ha confermato l'assenza di "lesioni umane o perdite". Akbar Salehi, il capo dell'organizzazione, ha affermato che l'Iran "si riserva il diritto di rispondere contro gli autori" e ha invitato gli organismi internazionali, tra cui l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, a prendere provvedimenti contro il terrorismo nucleare. L'emittente statale israeliana Kan ha riferito che un'agenzia di spionaggio israeliana è stata responsabile di un attacco informatico alla struttura.

L'incidente di Natanz è accaduto il giorno dopo che il governo iraniano ha annunciato di aver iniziato i test meccanici sulla sua nuovissima centrifuga nucleare avanzata. La centrifuga iraniana IR-9, una volta operativa, avrebbe la capacità di separare gli isotopi di uranio più rapidamente delle attuali centrifughe utilizzate, arricchendo così l'uranio a un ritmo più veloce. Ciò viola i termini concordati nell'ambito dell'accordo nucleare del 2015, ma Teheran continua ad affermare che il suo programma nucleare è interamente per scopi pacifici.