Arjun Kharpal della CNBC dà uno sguardo più approfondito a ciò che sta accadendo nel settore globale dei semiconduttori e al modo in cui gli Stati Uniti stanno cercando di ristabilire la leadership di mercato nella produzione di chip.

Durante la pandemia alcuni settori, come quello dell’automotive, hanno rallentato o totalmente bloccato la produzione mentre altri, in particolare la produzione di computer e il settore del gaming, hanno registrato una crescita significativa della domanda. Il boom di alcuni settori tech ha portato ad un aumento della domanda di chip, le componenti di base per una serie di prodotti come smartphone, processori, console che in passato erano prodotti negli Stati Uniti, ma che oggi vengono prodotti in Asia.

La Cina, in particolare, sta cercando di sviluppare un chip di nuova generazione per poter competere con le aziende che dominano il mercato. Attualmente in Cina sono presenti 5 grandi compagnie che si occupano della produzione di chip e che controllano circa il 70% del mercato: tre di queste aziende sono americane, un’azienda è olandese e l’ultima è giapponese. Se non vengono ridotte le tariffe imposte dagli Stati Uniti alla Cina, sarà un problema per lo sviluppo della produzione di chip di nuova generazione cinesi.