La Cina ha il peggior posizionamento per la libertà di internet

Da Baby Boomer a Millennial / Financial Times / 14 Novembre 2017


Secondo uno studio del monitor indipendente Freedom House, la Cina è stata classificata il peggiore del mondo per quanto riguarda la libertà di internet, mentre l'accesso web in Islanda e Estonia è stato congiuntamente il più libero.

La classificazione è basata su tre criteri: ostacoli all’accesso, limiti di contenuto e violazione dei diritti degli utenti. Più alto è il punteggio e maggiore è la restrizione di quel paese per quanto riguarda internet. Con 87 punti la Cina è risultata essere il paese più restrittivo. Con questo punteggio la Cina ha superato Siria (con 86 punti), l’Iran e l’Etiopia (rispettivamente con 85 e 86 punti).


Maggiori restrizioni sono state introdotte ultimamente e questo ha peggiorato ancora di più la situazione. A giugno la Cina ha introdotto una nuova cyber-legge che richiede alle multinazionali l'immagazzinazione dati di utenti.
Gli avvocati per i diritti umani dichiarano che le compagnie cinesi sono vulnerabili alla sorveglianza governativa e i report di Freedom House rivelano che le piattaforme sono state messe sotto pressione da auto-censure.

Estonia, Islanda e Canada sono invece i tre paesi dove esiste una maggiore libertà su internet. L’Estonia è una fedele sostenitrici del e-governace e il presidente Kersti Kaljulaid ha sostenuto i diritti umani inclusa una maggior libertà della rete.