La melodia che ricorre in tantissimi film

Da Baby Boomer a Millennial / Vox / 16 Settembre 2019


Alcune delle scene più drammatiche della storia del cinema come Il re leone, The Shining, o It's a Wonderful Life hanno qualcosa in comune oltre ad essere tristi o spaventosi: il dies irae. "Dies irae" si traduce dal latino a "Day of Wrath"; si tratta di un canto gregoriano del 13° secolo che descrive il giorno del giudizio universale ovvero il giorno in cui i cattolici verranno giudicati da Dio che deciderà se mandarli in paradiso o all'inferno.

Questo motivo stato cantato durante una messa specifica: i funerali. Mentre il cattolicesimo permeava la cultura mondiale, la melodia del canto veniva riproposta nella musica classica, dove veniva usata per trasmettere un tono mortale e inquietante. Mozart ha usato il tema nel suo famoso Requiem del 1791 mentre Berlioz ha utilizzato il tema portandolo su un altro livello nel 1830: nella sua Sinfonia Fantastica inserì la melodia ma non le parole. Altri compositori in seguito hanno utilizzato la melodia come il compositore Franz Liszt nella sua Totentanz o Danza della Morte.

Da lì è entrata a far parte dei film: è stata riproposta più volte nei momenti cinematografici più spaventosi e drammatici di sempre. I primi film muti utilizzavano l’orchestra per accompagnare la pellicola; uno dei primi film ad utilizzare il Dies Irae è stato Metropolis diretto da Fritz Lang. Forse l’utilizzo più iconico è stato nella colonna sonora di The Shining.