Le difficoltà del Brasile in 2 minuti

Macroeconomia e Politica / Bloomberg Business / 15 Settembre 2016


L'elenco dei problemi del Brasile è lunga: deficit di bilancio, scandali di corruzione, economia nella sua più acuta crisi del secolo e stallo politico. Nel mese di agosto il presidente Dilma Rousseff è stata messa sotto accusa e rimossa dal suo incarico, ricoperto successivamente dal vice presidente Michel Temer, in una situazione difficile.
Con il voto in senato del 31 agosto, la presidente Dilma Rousseff è stata giudicata colpevole
di bypassare il Congresso per finanziare la spesa pubblica; ecco che il vice presidente Michel Temer coprirà le funzioni presidenziali fino alle prossime elezioni generali del 2018.

La storia sulla crisi della presidente si aggancia ad un altra di corruzione che ha coinvolti importanti personalità politiche brasiliane tra cui l'ex presidente Lula. Luiz Inácio Lula da Silva è stato presidente tra il 2003 e il 2011 ed è diventato un grande simbolo per la crescita economica del Brasile valorizzandola a livello mondiale essendo i primi esportatori di materie prime come olio, soia, mais e minerale di ferro.


Quando Rousseff ha assunto la presidenza i prezzi globali di materie prime hanno iniziato a cadere mentre l'immagine più chiara degli scandali di corruzione ha paralizzato molti progetti infrastrutturali. L'economia del Brasile si è ridotta del 3,8% nel 2015; Temer promette austerità fiscale e una ripartenza. Nella realtà di questi mesi la sua presidenza è messa a dura prova dall'estendersi degli scandali che coinvolge tra l'altro la compagnia statale Petrobras, i suoi dirigenti e funzionari pibblici (352 membri del Congresso su 594 sono sotto inchiesta per reati gravi). Temer si trova ad affrontare un compito veramente difficile per ricucire di nuovo il paese.