Mick Mulvaney sulla riforma fiscale negli Stati Uniti

Macroeconomia e Politica / CNBC / 14 Settembre 2017


Intervista con il direttore dell’Office of Management and Budget degli Satati Uniti (OMB) Mick Mulvaney sulla riforma fiscale. Mulvaney ritiene che il Presidente Trump stia inviando un forte messaggio cioè quello di abbandonare l’ottica partitica, ma adottarne una pratica per conseguire risultati concreti. Sia il presidente che molti repubblicani si sentono frustrati per come le cosse stanno andando: siamo quasi a metà settembre ed ancora non si è deciso nulla riguardo all’Obama Care, non si è ancora iniziata la discussione in merito alle tasse, le cose vanno piuttosto lente a Washington e questo non piace al Presidente Trump che invece cerca azione e risultati.

I repubblicani hanno pianificato per il 25 settembre una legge sulle tasse che si baserà su alcuni principi fondamentali, dice Mulvaney. Si cercherà di abbassare l’imposta sulle società e di portare gli interessi di più parti possibili. Il Presidente ha messo come obiettivo primario quello di avere un tasso aziendale al 15% che secondo Mulvaney è sicuramente realistico.

Ritiene inoltre che nella nuova legge i democratici possano trovarsi d’accordo su alcuni punti che non rappresentano una grave perdita per i repubblicani. La cosa che più importa oggi è arrivare ad avere dei miglioramenti della situazione attuale tenendo ben presente quali sono i temi di primaria importanza per il Presidente.

Inizialmente il progetto era portato avanti dal segretario al tesoro Steven Mnuchin che venne poi affiancato da Gary Cohn, direttore del National Economic Council, e con cui ancora oggi sta lavorando. Per quanto riguarda i danni dell’uragano in Texas, che si stimano tra i 120 miliardi e i 140 miliardi di dollari, gli obiettivi del governo americano, secondo Mulvaney, sono: dare l’aiuto necessario alla gente e capire davvero l’entità del danno per non sprecare denaro in investimenti inutili.