Perché The Joker è il cattivo perfetto

Da Baby Boomer a Millennial / INSIDER / 02 Ottobre 2019


Nei panni del quattordicesimo attore che interpreta l'iconico cattivo di fumetti della DC "Joker", Joaquin Phoenix ha una grande responsabilità sulle spalle. Tuttavia, confrontare le diverse interpretazioni del Joker nel corso della storia non è molto sensato in quanto ogni attore ha dato il proprio contributo al personaggio, rendendolo molto diverso.

Il ritratto comico di Cesar Romero nella serie TV "Batman", la performance vocale di Mark Hamill in "Batman: The Animated Series", l’iconico ritratto di Jack Nicholson in "Batman" di Tim Burton, fino alla performance rivoluzionaria di Heath Ledger in “The Dark Knight”, ecco le quattro diverse interpretazioni del Principe del crimine del clown nel corso della storia. Joker è uno dei cattivi più antichi della storia del fumetti; la sua prima apparizione è datata 1940 nel primo fumetto di Batman, ma la sua vera fama è dovuta alle diverse interpretazioni del personaggio nel corso della storia.

Una delle caratteristiche principali del personaggio è la sua teatralità che lo porta ad annunciare pubblicamente i suoi crimini prima che accadano. Joker incarna perfettamente l’archetipo del “trickster” ovvero un personaggio molto intelligente che spesso usa la propria mente per disobbedire alle regole. Nel tempo il personaggio di Joker è diventato sempre più oscuro e disturbante; il nemico numero uno di Batman è stato rappresentato come totalmente pazzo.

Jack Nicholson ha saputo unire tutte le trasformazioni del personaggio rendendo la sua performance una tra le più iconiche. Il successivo passo è stato compiuto da Heath Ledger che ha reso il Joker un vero e proprio terrorista, un anarchico che vuole introdurre il caos nella città. La più recente interpretazione di Joaquin Phoenix ha descritto il oersonaggio come una figura politica.