Normalmente l’aumento della produzione di petrolio impatta sul suo prezzo causando squilibri nell’economia mondiale. La recente decisione guidata dall'Arabia Saudita di aumentare la produzione di petrolio deriva dal rischio di una minore offerta globale entro la fine dell'anno. Dopo l'accordo di produzione tra Opec e altri importanti produttori, l'attenzione si concentra sull'offerta e le preoccupazioni sulla capacità di riserva.

La crisi politica ed economica in Venezuela ha tagliato i suoi output di petrolio di circa 700 mila barili di petrolio al giorno nel 2017. L’Iran, il terzo produttore membro dell’Opec, sta facendo fronte alle sanzioni americane che colpiscono le sue esportazioni di petrolio. 

L’Arabia Saudita ha dichiarato che i membri che hanno ancora una modesta capacità di produzione aumenteranno il ritmo per far fronte al calo inevitabile che si registrerebbe. Questo potrebbe creare problemi di contrattazione con i distributori della materia prima che si ridurrebbero e che acquisirebbero un maggiore potere decisionale sul prezzo.

Trump ha dichiarato che il cartello ha semplicemente l’obiettivo di alzare il prezzo del petrolio e si è dimostrato contrario alle decisioni prese all’interno dell’Opec.