Russia e Repubblica Centrafricana: una relazione curiosa

Macroeconomia e Politica / BBC News / 03 Giugno 2018


Repubblica Centrafricana e la Russia hanno stretto una strana relazione. Faustin Touadéra, presidente della Repubblica Centrafricana (CAR), ha recentemente fatto il suo secondo viaggio in Russia dall'ottobre 2017. Fin da quel momento è sembrato che le relazioni tra i due paesi si facessero più strette.

Nel 2013 i ribelli nella CAR spodestarono il presidente in carica all’epoca, Francois Bozizé, dopo mesi di combattimento; in seguito non si è realizzata una transizione molto facile. In seguito infatti si sono verificati episodi gravi di corruzione e collasso economico oltre che gravi brecce nella legge da parte della popolazione.

Come risoluzione, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha bloccato la vendita e il trasferimento di armi nel paese. Oggi circa la metà della popolazione della CAR necessita di assistenza umanitaria e un quinto della popolazione è stata privata della propria abitazione. Il potere è stato affidato ad una miriade di gruppi armati e il governo controlla solamente un quinto del territorio.

È qui che è entrata in gioco la Russia che, con l’approvazione del Consiglio di Sicurezza, ha addestrato le truppe della CAR e ha fornito le armi necessarie per i combattimenti. Ma Mosca cosa ha ottenuto in cambio? Tra i molti accordi che i due paesi hanno sottoscritto, uno in particolare riguarda l’esplorazione delle miniere.

La CAR ha ricchi depositi di diamanti, oro e uranio; la stessa Russia ha dichiarato che un accordo del genere sarebbe stato mutualmente benefico per entrambi i paesi. Anche se la Russia non sta compiendo nessun atto illecito, molti sono preoccupati per la presenza russa nel CAR e per le implicazioni che essa potrebbe avere.