Julia Boorstin di CNBC parla con il CEO di WPP, Sir Martin Sorrell, in merito ai tweet del presidente Trump che urtano l'NFL e dell’impatto sull'industria pubblicitaria.

Il problema delle valutazioni di NFL è iniziato l’anno scorso nel momento in cui erano basse e non se ne capiva il motivo. La questione riguardante la politica e lo sport ha permeato tutto: l’IOC, la World Cup in Russia, le Olimpiadi Invernali nella Corea del Sud, ma anche la Formula Uno. I clienti e i proprietari di NFL si sono parzialmente espressi e per adesso l’unica cosa che possiamo fare è aspettare e vedere come evolverà la situazione.

Il football è uno degli sport maggiormente presenti nel cuore dell’America e la questione critica per sponsor e proprietari è la posizione del presidente Trump che manca di rispetto alla bandiera americana, ma soprattutto manca di rispetto alla libertà di parola.

La situazione, dice Sorrell, sta andando verso la direzione del caso di Charlottesville: in quel frangente il comitato del commercio, quello della manifattura e degli affari generali erano stati smantellati dal presidente e dai membri costituenti. Potremmo avere una situazione simile anche oggi e le persone potrebbero prendere le parti di coloro che sostengono la libertà di parola.