Un Allarme dallo Spread dei titoli del Tesoro Statunitensi

Mercati e Indici Finanziari / Financial Times / 03 Marzo 2016


Alan Livsey, editorialista di Short View, riporta le preoccupazioni degli investitori per il calo dello spread o differenziale dei titolo del Tesoro Usa, e valuta se gli investitori obbligazionari dovrebbero essere preoccupati per la riduzione del differenziale tra i 2 e i 10 anni che ha raggiunto il livello più basso dall’inizio della crisi finanziaria globale.



Anche se basso, i titoli del tesoro degli Stati Uniti mantengono un rendimento nominale positivo a confronto di molte altre obbligazioni statali di paesi tra cui Svizzera, Germania e Giappone. I loro titoli a 5 anni rilevano offerte con rendimenti negativi per investitori che detengono le obbligazioni fino alla scadenza.

Un importante fattore da tener in considerazione è che normalmente le obbligazioni a lungo termine offrono un rendimento significativamente più alto rispetto a quelle a breve termine. La differenza di rendimento tra le scadenze è definita dalla curva dei rendimenti, e nel tempo questa curva si muove. La continua osservazione delle sue dinamiche può indicare l'andamento economico futuro.

Nel corso degli ultimi quattro decenni, lo spread-differenziale tra i 2 e i 10 anni della tesoreria è quasi sempre stato positivo. Una curva dei rendimenti piatta o negativa si è verificata solo tre volte negli ultimi 30 anni negli Usa e ogni volta ha anticipato una recessione e un doloroso "Bear market" sul mercato azionario.

Oggigiorno lo spread-differenziale è sceso di nuovo ai minimi dall'inizio della crisi finanziaria e gli investitori sono comprensibilmente preoccupati. La curva dei rendimenti rimane però positiva, gli interessi rimangono nella media degli ultimi 40 anni e la tesoreria statunitense possiede 13 miliardi di dollari in attivo. Aspettarsi il peggio sembra prematuro quindi perché preoccuparsi!