Vladimir Putin osserva una produzione di petrolio in crescita
L'apertura ad un dibattito serio con l'Arabia Saudita traccia un percorso importante all'interno di un processo di stabilità dei prezzi del petrolio che aiuterebbe tutti i paesi produttori. In una intervista Vladimir Putin ribadisce questo concetto; gli piacerebbe se OPEC e la Russia, i produttori di metà del petrolio mondiale, raggiungessero un accordo per congelare l'offerta e si aspetta che la disputa sulla partecipazione dell'Iran possa essere risolta.
Il presidente russo offre un intervista a John Micklethwait direttore di Bloomberg News a Vladivostok, in Russia, in vista del vertice annuale del G20 a Hangzhou.
Vladimir Putin conferma che l'estrazione del petrolio non si fermerà anche se il prezzo del petrolio rimane sotto i $ 50 al barile. Negli ultimi anni le compagnie petrolifere hanno prodotto 1,5 miliardi di rubli, considerando invece l'investimento complessivo in energia si è raggiunto 3,5 miliardi di rubli e questo è abbastanza significativo.
La produzione di petrolio e la produzione di energia elettrica è in aumento. La Russia è il leader mondiale in termini di esportazioni di gas naturale con una quota globale pari al 20%, come la posizione di leadership nell'esportazione di idrocarburi liquidi.
Durante il G20 Putin ha avuto un colloquio con il vice principe dell'Arabia Saudita Mohammad bin Salman in un clima positivo e di ottimi rapporti. Sebbene non abbiano mai avuto alcun accordo di congelamento dei prezzi del petrolio, di certo non è stata la Russia a rifiutare l'idea di ridurre la produzione. La disputa su una razionalizzazione della produzione doveva coinvolgere tutti i paesi produttori e prenderne parte incluso l'Iran. Vladimir Putin è a favore di quest'azione affinché qualche compromesso possa essere concesso all'Iran che sta affrontando pesanti problemi politici.