Vladimir Putin osserva una produzione di petrolio in crescita

Macroeconomia e Politica / USA Network News / 03 Settembre 2016


L'apertura ad un dibattito serio con l'Arabia Saudita traccia un percorso importante all'interno di un processo di stabilità dei prezzi del petrolio che aiuterebbe tutti i paesi produttori. In una intervista Vladimir Putin ribadisce questo concetto; gli piacerebbe se OPEC e la Russia, i produttori di metà del petrolio mondiale, raggiungessero un accordo per congelare l'offerta e si aspetta che la disputa sulla partecipazione dell'Iran possa essere risolta.

Il presidente russo offre un intervista a John Micklethwait direttore di Bloomberg News a Vladivostok, in Russia, in vista del vertice annuale del G20 a Hangzhou.
Vladimir Putin conferma che l'estrazione del petrolio non si fermerà anche se il prezzo del petrolio rimane sotto i $ 50 al barile. Negli ultimi anni le compagnie petrolifere hanno prodotto 1,5 miliardi di rubli, considerando invece l'investimento complessivo in energia si è raggiunto 3,5 miliardi di rubli e questo è abbastanza significativo.

La produzione di petrolio e la produzione di energia elettrica è in aumento. La Russia è il leader mondiale in termini di esportazioni di gas naturale con una quota globale pari al 20%, come la posizione di leadership nell'esportazione di idrocarburi liquidi.
Durante il G20 Putin ha avuto un colloquio con il vice principe dell'Arabia Saudita Mohammad bin Salman in un clima positivo e di ottimi rapporti. Sebbene non abbiano mai avuto alcun accordo di congelamento dei prezzi del petrolio, di certo non è stata la Russia a rifiutare l'idea di ridurre la produzione. La disputa su una razionalizzazione della produzione doveva coinvolgere tutti i paesi produttori e prenderne parte incluso l'Iran. Vladimir Putin è a favore di quest'azione affinché qualche compromesso possa essere concesso all'Iran che sta affrontando pesanti problemi politici.